FUNZIONE E SPECIFICITA’ DAL PUNTO DI VISTA SPIRITUALE E MATERIALE DELL’UOMO E DELLA DONNA Parte prima
Prima Parte
Il Progetto di Colui che E’ intraprese, a tempo debito, l’Archetipo dell’Uomo, che rispecchia, in scala minore, il Volto dell’Androginia di Dio.
Androginia, intesa come facoltà e funzione di promuovere, attraverso il Pensiero e il Sentimento, un atto creativo.
Pensiero come Intelligenza, Saggezza e Onniscienza Suprema al livello della Coscienza di Dio, Sentimento come veicolo propulsore e magnetico delle Informazioni Primarie attraverso la Luce, la Forza e il Potere dell’Amore.
Pensiero come Ideazione, Sentimento come Linguaggio Primo e Principe.
Dunque l’Archetipo dell’Uomo riveste la funzione del Principio dell’Androginia, adeguato al livello di coscienza dell’Uomo allo stato originario della scala ontologica della Creazione.
Al livello Archetipale l’Androginia dell’Uomo è avulsa dal genere sessuale di maschio e femmina, che invece prende forma, per necessità in itinere, nel processo di caduta involutiva nella materia duale.
In origine l’ente Uomo si configura con una struttura di suono e di luce in risonanza con la Nota del proprio Archetipo.
La sua forma antropomorfa rispecchia il modello, atto, secondo l’Intenzione di Colui che E’, ad adempiere alla specificità dell’Archetipo ( insieme di Informazioni codificate secondo specificità e differenziazioni dell’Energia Primaria, applicate ed espletate attraverso le Leggi Divine della Creazione).
L’Uomo Archetipale esprime la Forma in risonanza piena con la Sostanza e la Sostanza con la Forma.
Ciò sta a significare che Egli E’ in perfetta comunione e coerenza di Pensiero e Sentimento con la Sua Essenza allo stato Puro e incontaminato.
Egli racchiude in un tutt’uno tutte le potenzialità e le possibilità innate nella struttura del suo Archetipo.
In origine dunque l’Uomo era una individualità con una coscienza allineata e armonizzata con la coscienza del suo Archetipo.
Ma il destino dell’Uomo nella Creazione, secondo il Progetto di Colui che E’, è quello di cooperare al divenire della consapevolezza della Creazione stessa.
Ed ecco che, ad un certo punto, l’Uomo si fece veicolo per intraprendere il processo del divenire attraverso la caduta nella materia, con le conseguenze risapute.
L’Uomo liberamente intraprese questo cammino esperenziale per acquisire gradualmente e concretamente la consapevolezza e la conoscenza della Verità e del Mistero della Vita.
L’Uomo, dunque, nella scala ontologica dell’Essere, dell’Esistenza, è il fulcro che, attraverso la sua scelta libera consapevole ( libero arbitrio), promuove il ciclo del Divenire della Creazione, che si espleta attraverso una fase di involuzione e una fase di evoluzione di coscienza.
Egli, in seguito alla caduta, involve nella dualità. La sua struttura si modifica in una forma con caratteri sessuali di maschio e di femmina, che espletano due aspetti complementari innati, ma che all’apparenza divengono separati e distinti.
Continua……..