LA PAURA

LA PAURA

L’argomento della paura ricopre varie sfaccettature, come d’altronde ogni tema che si intende analizzare nei suoi molteplici aspetti e nel suo processo del divenire.

L’esistenza della paura è determinata da uno stato di coscienza privato della consapevolezza e della modalità di esistenza originaria, perchè decaduto in una forma dell’essere, inglobato nei filamenti dell’ignoranza, della sofferenza, della malattia, della morte.

Di conseguenza la paura esiste nel Mondo dell’apparenza, nel Mondo della forma, nel Mondo dell’incarnazione.

L’anima, quando si incarna, assume un involucro egoico, con il quale la persona finisce per identificarsi totalmente, se non è risvegliata.

La totale identificazione comporta la dipendenza dalle convinzioni, dalle credenze e dalle emozioni dell’Ego.

L’Ego ha lo scopo primario di permettere all’individuo incarnato la possibilità della propria sopravvivenza. Pertanto persegue costantemente questo intento.

Dunque tutto ciò che può essere una minaccia per la propria sopravvivenza e per tutto ciò che egli persegue secondo le proprie convinzioni, credenze, desideri, bisogni, viene affrontato con una azione aggressiva, per mantenere lo status quo, o con il sentimento di paura.

Molto spesso il significato della paura viene equivocato, riducendolo a una componente negativa.

In realtà la valenza della paura ha uno scopo determinante per l’evoluzione del singolo.

Il sentimento di paura è spesso un valido supporto per affrontare situazioni di pericolo, che possono mettere a rischio la propria vita o quella degli altri.

La paura è quel richiamo costante che permette all’Io di vagliare e di discernere l’eventuale comportamento.

E, a seconda del discernimento, il soggetto può intraprendere una via di attacco o di fuga.

La paura agisce su recettori cerebrali, preposti alla salvaguardia della sopravvivenza.

Dunque è il campanello di allarme che mette in moto il processo di reazione per autodifesa.

Il sentimento della paura poggia le sue fondamenta sulla predisposizione ad afferrare tutto ciò che può negare la virtù della sopravvivenza. Dunque è un istinto naturale ed endogeno al sistema.

Essendo un sentimento istintivo, può essere vissuto secondo lo stato di coscienza. Pertanto è influenzato dalla consapevolezza.

La paura, essendo innata al sistema, può trovare una dialettica al suo interno.

Il cervello è un organo preposto a svolgere infinite funzioni che provvedono e salvaguardano la vita dell’individuo.

Tra queste funzioni esiste quella che prevede e provvede alla cognizione. Questa funzione è in stretto contatto con la parte della logicità del pensiero.

La reazione di autodifesa, in caso di una minaccia o di pericolo, è il risultato di un percorso neuronale, che scavalca, sia per velocità sia per natura, la zona della neuro corteccia ( pensiero).

Ogni volta che però nell’individuo si innesca il sentimento istintivo della paura, succede che viene attivata la zona dei recettori cerebrali, che mettono in pratica, all’istante, il processo biochimico e fisiologico di allerta.

Quindi, da tutto quanto espresso, si deduce che il sentimento della paura non lo si può eliminare.

Ciò, però, non esclude che non lo si possa controllare e dirigerlo nella direzione giusta con la guida dell’autocoscienza e della consapevolezza.

Molto spesso l’uomo si lascia manipolare dalla paura dell’Ego, fino a quando lo stato della sua coscienza non gli permette una apertura di visione della realtà, che esula da quella prettamente materiale contingente e limitata.

Nel Mondo del Divino la paura non esiste, perchè esiste la Luce dell’Essere.

Nel processo di caduta e quindi di involuzione nella materia, l’uomo, come è già stato detto, ha subito una regressione che lo ha allontanato dalla condizione originaria di Beatitudine.

La sua regressione è iniziata in seguito al trauma originario, in seguito al quale ha perso la propria integrazione, la propria androginia, distaccandosi dalla propria controparte complementare ( anima gemella per risonanza) e assoggettandosi al mondo della dualità, nel quale esiste anche la paura.

Dunque il riscatto dalla paura può avvenire soltanto attraverso il recupero di quella consapevolezza che conduce al risveglio e al processo di ascesa.

Man mano che l’individuo riesce ad accedere ai gradi della Saggezza e a recuperare la Verità, ecco che il fantasma della paura perde gradualmente la sua forza ed la sua influenza.

Anche la natura dell’Ego si ridimensiona per muoversi non più esclusivamente al servizio di se stesso, ma al servizio dell’anima e poi del Sè Superiore.

Quindi occorre considerare la paura come un elemento naturale della dimensione terrena, che ha lo scopo non soltanto di mettere in allerta, ma anche di stimolare l’individuo a non soccombere davanti al pericolo e alle avversità, per cogliere in ogni situazione o condizione l’essenza della Verità.

Non esiste nulla che non sia necessario, ogni cosa esistente persegue e insegue la corrente verso il risveglio e la perfezione.

Occorre riappropriarsi di questa consapevolezza per comprendere il significato vero e profondo di ogni cosa, in modo da discernere il vero dal falso e allargare le proprie prospettive.

Non esistono nemici da abbattere.

Ogni elemento esistente ha lo scopo di contribuire alla Perfezione del Piano Divino.

Il Piano Divino è Perfetto, perchè il processo di Creazione persegue la realizzazione degli Archetipi e quando un elemento si distacca dal suo Archetipo, il suo destino è comunque quello di ricongiungervisi.

Il gioco degli opposti costituisce il vento della passione e della dinamicità della Vita, che, inevitabilmente e inesorabilmente, ha una propria ragione di esistenza e la logica endogena di esperire l’Amore.

La paura può definirsi nel suo complesso come un potente espediente per trovare la strada che incorre la comprensione, la vera comprensione della realtà nel suo significato profondo, se la si utilizza secondo i dettami di una coscienza che esula dai convenzionali comportamenti, che fossilizzano il reiterare di una reazione puramente finalizzata a garantire la salvaguardia del proprio status quo.

Questo grado di coscienza è quello inerente alla consapevolezza dell’anima, quando aspira a raggiungere le vette elevate della Saggezza e la riconnessione con il Sè Superiore.

Si giunge a questo grado di coscienza attraverso l’esperienza e il susseguirsi delle varie esperienze nel momento in cui la persona apre gli occhi verso un orizzonte più vasto, che lascia intravedere la Luce della Verità, il cui bagliore attrae e riscalda il Centro del Cuore.

La condizione terrena è il palcoscenico che promuove e accelera il processo del risveglio dell’anima.

L’uomo è affiancato nel suo percorso dal fantasma della paura, che non è una nemica da abbattere o da rifuggire, ma una potente alleata, che spinge con la sua propulsione ad avanzare verso l’ignoto e a reagire ad uno stato di torpore, che obnubila il vero senso dell’esistenza.

Molto spesso gli individui si lasciano agire dal sentimento di paura, che così governa la direzione delle loro azioni e delle loro scelte.

Occorre riappropriarsi in questo caso della virtù del coraggio, attraverso il recupero e l’ascolto della voce del proprio cuore.

Occorre essere padroni nel leggere la paura…

NATALE 2017

NATALE     2017

Ogni uomo è chiamato a risvegliarsi alla Coscienza della Verità.

E’ tempo di fugare ogni velo, ogni coltre che obnubila, soffoca la vera visione della propria missione incarnativa, che non è quella di vivere per l’appagamento di superficiali bisogni, per lo più indotti dai memi cacofonici, consolidati e ricorrenti del sistema di vita in atto.

Questi memi annullano la libera espressione e il riconoscimento di sé, che invece viene ingabbiato in forme-pensiero massificate, il cui scopo è quello di rendere l’individuo incapace di intendere e volere secondo il principio di vera libertà.

La Vera Libertà consiste nel riuscire a raggiungere quello stato di esistenza che apre alla memoria della propria Vera Identità, alleggerita da tutti i condizionamenti devianti, le false credenze e i falsi idoli.

Ognuno è chiamato a svegliarsi dal sonno ipnotico che alimenta e legittima le mistificazioni della Verità.

E’ tempo di scuotersi, di risvegliarsi al Respiro della Verità, alle Note di tutto ciò che è veramente.

E’ tempo di oltrepassare la riva delle verità relative e relativizzanti.

E’ tempo di muovere le proprie vele verso nuovi venti, che fanno confluire verso la giusta Corrente.

E’ giunto il tempo per cui l’uomo si liberi dalle proprie catene, dalle proprie aberrazioni, dalle proprie illusioni che hanno condotto e continuano a condurre alla sofferenza, alla solitudine e al senso di inappagamento.

L’uomo nuovo è colui che, alleggerito dalle proprie pesanti e fuorvianti zavorre, vede, legge la realtà con occhi nuovi.

Fino a quando l’uomo rimane dormiente nell’incantesimo della materia fine a se stessa, vive nell’illusione di creare la propria realtà. Mentre, in verità, è agito dalle sue illusioni, dall’illusione e dall’ignoranza dell’Ego immaturo, che promuove false promesse, un insano discernimento e falsi traguardi.

Falsi perchè devianti dalla Verità, che è innata in ciascuno e che va al di là di ogni tempo e di ogni spazio.

Tutti, più che mai, sono chiamati a svegliarsi da questo antico torpore.

La nuova coscienza… l’uomo nuovo segnerà una nuova tappa imprescindibile nel divenire dell’evoluzione della consapevolezza.

E’, dunque, questo momento storico una opportunità di grande rilevanza per ciascuno.

L’Appello è continuo, incessante nell’ottica del cambiamento, che, come la corrente impetuosa di un fiume, è ormai inarrestabile.

E’ tempo di essere Amore.

E’ tempo che l’uomo riacquisti la memoria e il riconoscimento della propria Vera Origine e della propria Vera Dignità.

E’ tempo che l’uomo ritrovi se stesso…..

DOVE STIAMO ANDANDO ?

DOVE STIAMO ANDANDO ?

Ciò di cui occorre tenere conto è il fatto che la realtà che ci circonda non è più quella del nostro passato.

E’ una realtà che sta assumendo una nuova struttura e una nuova forma.

La nuova struttura poggia le sue fondamenta sui costrutti di Valori Universali, quali l’Empatia, l’Ispirazione Superiore, la Creatività, la Partecipazione, l’Apertura del cuore e della mente.

Quest’ultima non è più relegata entro il limiti dell’Ego immaturo, che legge la realtà esterna come separata da sé.

L’uomo nuovo legge la realtà con l’intelligenza del cuore e la decodifica con le intuizioni della Mente Superiore.

La ragione diventa uno strumento dell’intuizione per connettere, riconoscere e stabilire nuove regole e nuovi schemi, allineati con la consapevolezza della nuova coscienza planetaria.

La ragione diventa non più l’artefice dell’Io, ma lo strumento al servizio del Sè.

Le nuove sementi stanno producendo le nuove radici del Vero Sapere, che trasmuta il focus della conoscenza relativa e relativizzante.

Gli assiomi transitori e relativi saranno sostituiti con gli Assiomi Assoluti della Verità, quindi di ciò che è, superando ogni tempo e spazio circoscritto e relativo.

E’ in atto una rivoluzione culturale, sociale e individuale come mai in precedenza sul pianeta Terra.

Una nuova razza umana troverà il suo insediamento nella nuova realtà.

La nuova realtà assumerà, per gradi, delle nuove e pionieristiche forme di organizzazione sociale, culturale, politica ed economica.

Tutto è pronto affinchè le nuove sementi producano i loro frutti.

Anime evolute, in linea con la coscienza della quinta dimensione, sono già all’opera. Ognuno secondo le proprie competenze, conoscenze e talenti.

Altre ancora si stanno incarnando e altre ancora si incarneranno per rinforzare la massa critica già presente, allo scopo di guidare e consolidare il processo trasformativo innovativo.

Dunque tutto ciò che si sta realizzando e si realizzerà, non ha nulla a che fare con le ciclicità storiche del nostro passato.

E’ un fenomeno nuovo e rivoluzionario per la realtà terrena.

Il pianeta Terra sta viaggiando inesorabilmente verso la quinta dimensione.

Il Piano Superiore Divino detta le fila e le tracce, per ottemperare al Proprio Progetto, in astratto già realizzato.

E’ tempo di Essere. E’ tempo di Verità, quella Verità che illumina e dissolve il caos e la confusione delle innumerevoli verità soggettive, relative, relativizzanti e temporali.

La Verità è Una e pertanto atemporale.

Scopo della nuova era è ritrovare, riconoscere la Verità Assoluta, Luce e Guida di ogni ente.

Tutti sono chiamati a ciò. Nessuno può esimersi. Non è più tempo di indugiare.

Procrastinare non è più concesso, perchè i tempi sono stretti. I tempi sono pronti.

Il ritmo del cambiamento è in continua accelerazione.

Il cambiamento è irrevocabile.

Cambiamento come rinnovamento di sostanza e di forma secondo gli abiti della Verità, secondo la conformazione dell’Essere.

E’ tempo dunque di Vittoria, di riscatto per l’uomo dal suo retaggio di esilio e di obnubilazione della Verità.

ANIMA E ANIMUS : dinamica della personalità nell’attrazione dei partner

ANIMA E ANIMUS : dinamica della personalità nell’attrazione dei partner

Il percorso evolutivo interiore dell’uomo prevede nella dualità anche il recupero dell’integrazione delle due energie psichiche individuali di natura maschile e femminile.

Per integrazione si intende il processo di raggiungimento pieno della consapevolezza di sé, oltre la propria identificazione, relativa alle convinzioni e credenze indotte, e alle immagini rimosse nell’inconscio e subconscio sui modelli femminili ( anima) e maschili ( animus).

L’anima e l’animus sono due realtà che rispecchiano l’esperire individuale, la modalità con la quale si è esperiti e la singola elaborazione, trasposizione ed interpretazione della proiezione del proprio vissuto.

L’anima e l’animus sono dunque due aspetti psichici dell’individuo maschio-femmina, che individuano il vissuto, l’introiezione delle memorie e credenze, ereditate o trasmesse dal contesto familiare, sociale, culturale….. in base a modelli di riferimento, nei confronti della proiezione all’esterno della propria controparte femminile o maschile.

Un uomo, a livello psichico, cercherà in una donna la proiezione del suo modello “ anima” interiore.

Una donna, a livello psichico, cercherà in un uomo la proiezione del suo modello di “animus”interiore.

Quando, quindi, si parla di anima e di animus, si intende analizzare aspetti psichici della personalità.

Più nell’inconsapevolezza ci si allontana dal proprio Archetipo, più l’uomo e la donna vivono ed esprimono la loro parte istintiva egotica.

I modelli di anima e animus sono relativi, dunque, al proprio vissuto interiorizzato o rimosso nell’inconscio.

Sarà l’evoluzione di coscienza dell’Io a far sì che l’individuo trascenda il proprio vissuto relativo e relativizzato, per addivenire a una visione più ampia, oltre la realtà della personalità e dei suoi bisogni.

Nella fase del risveglio le due energie psichiche maschile e femminile, gradualmente, si conformano sempre di più ai principi dell’Archetipo maschile e dell’Archetipo femminile.

Il raggiungimento di questa soglia da parte dell’individuo lo conduce all’iniziazione del processo di integrazione, che prevede l’allineamento delle due energie psichiche ( maschili e femminili) ai principi primi dell’Archetipo maschile e femminile, e ,via via, l’allineamento dell’Ego alla coscienza dell’anima ( corpo sottile) e alla coscienza del Sè.

A questo punto la dialettica di attrazione verso un partner rispecchia la risonanza per affinità elettive ( anime gemelle).

Prima del raggiungimento di questa soglia la dialettica di attrazione comporta la risonanza verso partner che rispecchiano le proiezioni relative e relativizzate delle proprie dinamiche psichiche, non ancora integrate.

La relazione in questo caso assume il significato di rispecchiamento di quelle parti di sé, che l’individuo deve rendere consce ed elaborare, per giungere alla loro trascendenza.

La relazione nel caso precedente esprime un completamento, atto al graduale ricongiungimento con i Principi Primi dell’Archetipo Uomo Androgino ( Parte di Dio. Vedi articoli precedenti).

Per raggiungere questa fase di risveglio e di ascesa, non esistono regole o tecniche specifiche.

Esiste il Divenire dell’esperire, che conduce necessariamente ad un processo graduale e sistematico di presa di coscienza.

Ognuno riconosce ciò che è in grado di riconoscere ( stato di consapevolezza).

FUNZIONE E SPECIFICITA’ DELL’UOMO E DELLA DONNA DAL PUNTO DI VISTA SPIRITUALE E MATERIALE Parte seconda

FUNZIONE E SPECIFICITA’ DAL PUNTO DI VISTA SPIRITUALE E MATERIALE DELL’UOMO E DELLA DONNA

Parte      seconda

L’aspetto maschile dell’uomo incarnato rispecchia la funzione prima, energetica e predominante, di catalizzazione, di attivazione che si diversifica, a sua volta, nella forza attiva del pensiero e dell’azione, della determinazione nell’affermazione individuale e decisionale, nell’impulso primo, vitale e irruento all’adattamento all’ambiente e a trovare soluzioni pratiche.

L’uomo incarnato nelle vesti di donna, esprime, allo stato primo e predominante, la funzione complementare dell’energia di ricettività, di sensibilità, di accoglienza, di intuizione, di maternità.

Nel corso della storia la figura maschile e femminile dell’uomo ha subito una trasformazione involutiva, che ha generato un conflitto tra il maschio e la femmina.

Questo stato conflittuale ha generato, nel corso della storia, un antagonismo, generato dalla falsa credenza e percezione del maschio e della femmina come individualità separate.

Antagonismo che ha generato nel tempo pregiudizi e preconcetti alterati, che hanno, inconsapevolmente, giustificato e giustificano tutt’ora determinate forme-pensiero al riguardo del ruolo e della funzione dell’individualità maschile e femminile, tanto da sovvertire, da alienare la Verità.

L’uomo nuovo deve recuperare la Verità. Deve ritrovare il suo giusto posto nella Creazione.

Deve recuperare la conoscenza e la consapevolezza di come in realtà l’individualità maschile e l’individualità femminile siano due facce di una unica realtà.

Due facce complementari mai separate, ma che rispecchiano e proiettano nel microcosmo i due Aspetti per eccellenza di Colui che E‘, allo stato di coscienza dell’Uomo Archetipale.

L’uomo, dunque, deve recuperare la memoria di questa consapevolezza, smarrita lungo il migrare nel suo divenire nella materia duale.

Deve recuperare la consapevolezza di sé, del proprio ruolo e delle proprie potenzialità in seno al Disegno Superiore della Creazione.

Il maschio e la femmina sono in verità due aspetti complementari di una unità, che non possono esistere uno senza l’altro, perchè l’uno ha bisogno dell’altro.

E’ giunto il tempo di trascendere il falso e ritrovare il vero.

FUNZIONE E SPECIFICITA’ DELL’UOMO E DELLA DONNA DAL PUNTO DI VISTA SPIRITUALE E MATERIALE

FUNZIONE E SPECIFICITA’ DAL PUNTO DI VISTA SPIRITUALE E MATERIALE DELL’UOMO E DELLA DONNA  Parte prima

Prima Parte

Il Progetto di Colui che E’ intraprese, a tempo debito, l’Archetipo dell’Uomo, che rispecchia, in scala minore, il Volto dell’Androginia di Dio.

Androginia, intesa come facoltà e funzione di promuovere, attraverso il Pensiero e il Sentimento, un atto creativo.

Pensiero come Intelligenza, Saggezza e Onniscienza Suprema al livello della Coscienza di Dio, Sentimento come veicolo propulsore e magnetico delle Informazioni Primarie attraverso la Luce, la Forza e il Potere dell’Amore.

Pensiero come Ideazione, Sentimento come Linguaggio Primo e Principe.

Dunque l’Archetipo dell’Uomo riveste la funzione del Principio dell’Androginia, adeguato al livello di coscienza dell’Uomo allo stato originario della scala ontologica della Creazione.

Al livello Archetipale l’Androginia dell’Uomo è avulsa dal genere sessuale di maschio e femmina, che invece prende forma, per necessità in itinere, nel processo di caduta involutiva nella materia duale.

In origine l’ente Uomo si configura con una struttura di suono e di luce in risonanza con la Nota del proprio Archetipo.

La sua forma antropomorfa rispecchia il modello, atto, secondo l’Intenzione di Colui che E’, ad adempiere alla specificità dell’Archetipo ( insieme di Informazioni codificate secondo specificità e differenziazioni dell’Energia Primaria, applicate ed espletate attraverso le Leggi Divine della Creazione).

L’Uomo Archetipale esprime la Forma in risonanza piena con la Sostanza e la Sostanza con la Forma.

Ciò sta a significare che Egli E’ in perfetta comunione e coerenza di Pensiero e Sentimento con la Sua Essenza allo stato Puro e incontaminato.

Egli racchiude in un tutt’uno tutte le potenzialità e le possibilità innate nella struttura del suo Archetipo.

In origine dunque l’Uomo era una individualità con una coscienza allineata e armonizzata con la coscienza del suo Archetipo.

Ma il destino dell’Uomo nella Creazione, secondo il Progetto di Colui che E’, è quello di cooperare al divenire della consapevolezza della Creazione stessa.

Ed ecco che, ad un certo punto, l’Uomo si fece veicolo per intraprendere il processo del divenire attraverso la caduta nella materia, con le conseguenze risapute.

L’Uomo liberamente intraprese questo cammino esperenziale per acquisire gradualmente e concretamente la consapevolezza e la conoscenza della Verità e del Mistero della Vita.

L’Uomo, dunque, nella scala ontologica dell’Essere, dell’Esistenza, è il fulcro che, attraverso la sua scelta libera consapevole ( libero arbitrio), promuove il ciclo del Divenire della Creazione, che si espleta attraverso una fase di involuzione e una fase di evoluzione di coscienza.

Egli, in seguito alla caduta, involve nella dualità. La sua struttura si modifica in una forma con caratteri sessuali di maschio e di femmina, che espletano due aspetti complementari innati, ma che all’apparenza divengono separati e distinti.

Continua……..

LA CAUSA PRIMA DEL SENSO DI SOLITUDINE E DEL SENTIMENTO DI PAURA

LA CAUSA PRIMA DEL SENSO DI SOLITUDINE E DEL SENTIMENTO DI PAURA

L’uomo, all’origine di tutti i tempi, involvendo per stato di coscienza nella dualità, ha lasciato dietro di sé uno status vivendi allineato con la Coscienza della Verità, con la Coscienza dell’Essere.

La sua discesa vibrazionale ha provocato uno scollamento con la Coscienza del Tutto e un divaricamento tra le due parti complementari , unite nella monade ( androginia Uomo archetipale).

Tutto ciò ha causato nel suo iter, gradualmente, l’interporsi di un velo, il velo dell’oblio e della illusione ( percezione alterata della realtà).

Ad un certo punto, l’uomo in questo processo di caduta non ha più riconosciuto la sua vera Origine e non si è più riconosciuto in Essa.

Dunque è diventato un essere inconsapevole ( consapevolezza è il riconoscimento di ciò che è vero in assoluto).

Allontanandosi, per caduta di vibrazione, dal proprio Archetipo, l’uomo ha finito per percepire la realtà esterna come separata da sé ( idea di separazione dell’Ego).

Questa percezione relativa e relativizzata lo ha portato a concepire l’altro come estraneo da se stesso.

E l’origine prima del senso di solitudine trova il suo fondamento in questa percezione soggettiva sfalsata, che detta una condizione di isolamento.

La percezione della condizione di solitudine è il risultato del vuoto a livello vibrazionale, in seguito all’allontanamento, da parte dell’uomo, dalla Coscienza del proprio Archetipo e alla divaricazione della propria controparte complementare ( anima gemella di risonanza).

La condizione di solitudine può essere anche il risultato di una assenza imprescindibile : l’assenza di Amore.

L’Amore è il Linguaggio primo della Vita, che con la Sua Forza attrattiva e coesiva dona unità e pienezza.

La condizione del senso di solitudine è legata, quindi, a una mancanza, a un vuoto. E tutto ciò conduce al sentimento di paura.

Dunque, questa condizione umana terrena è l’effetto del processo di caduta vibrazionale involutiva nella materia duale, che ha dato origine al ciclo del divenire.

Cosa può riscattare la condizione umana, endogena allo status quo ?

Il Richiamo costante e presente della Sorgente, dalla quale ogni cosa è stata concepita e creata.

Questo Richiamo e questa connessione esistono in virtù del fatto che ogni essere possiede nel suo Nucleo, nella sua Essenza, il DNA Divino.

Ogni essere contiene in sé la Scintilla del Grande Fuoco.

E questo Richiamo consente che, ad un certo punto del suo migrare, il pellegrino si possa accorgere e fare affiorare la memoria di ciò che egli veramente è, al di là di ogni falsa identificazione e interpretazione della realtà.

Questa rimembranza sottile conduce ad una profonda nostalgia del proprio vero stato, che spinge l’individuo a risvegliarsi a se stesso, a risvegliarsi alla Verità.

La fase di risveglio innesca un iter di ascesa graduale vibrazionale di coscienza verso il recupero della Verità ( processo di ascesa).

L’uomo ha sempre cercato di colmare inconsciamente il vuoto, provocato dal distacco dalla Coscienza del proprio Archetipo, con gli strumenti che, via via, ha trovato lungo il suo cammino esperenziale evolutivo di coscienza.

Questi strumenti hanno rappresentato le proiezioni di credenze e convinzioni ideologiche, culturali, religiose, familiari, soggettive, e le proiezioni delle immagini dell’inconscio collettivo.

Questo modo di procedere lo ha allontanato sempre di più dalla Verità ( falsi idoli), dalla Verità di se stesso, cadendo nella trappola della falsa convinzione di libertà e nella gabbia delle proprie illusioni, distorsioni e aberrazioni, che lo hanno reso schiavo.

In questi tempi storici il Richiamo della Fonte Primaria Creatrice è impellente. La Sua Chiamata è inderogabile.

Tutti sono interpellati a risvegliarsi dal torpore e dal sonno ipnotico.

I tempi sono pronti e ognuno può riscattarsi per ritrovare e recuperare la vera dignità del proprio antico lignaggio e per riacquisire la consapevolezza del proprio vero ruolo e del vero valore di libertà personale, che è il raggiungimento della propria vera autorealizzazione.

L’uomo è chiamato a rammentarsi del suo vero Nome, della sua vera Nota, suggello della propria autenticità e unicità.

L’uomo deve recuperare il vero significato dell’Amore, che non è da confondere con il culto e la ottusa visione narcisistica dell’egotismo, ma che è in sostanza la capacità attiva, nel giusto discernimento, di accoglienza, di ascolto, di apertura senza giudizio verso se stessi e gli altri, nella concezione di unità nel Tutto, non di separazione.

Questo salto di coscienza esorcizzerà gradualmente il senso di solitudine, di esilio e il sentimento di paura, che hanno accompagnato l’uomo nel suo antico migrare.

PASQUA 2017

PASQUA 2017

16 aprile

E’ un giorno di festa ! La festa della Vita come Essenza perpetua e perfetta di tutto ciò che esiste.

E’ la festa della Riconciliazione.

Riconciliazione con se stessi. Riconciliazione con il Mistero della Vita.

Riconciliazione e trascendenza dei propri limiti e delle proprie inconsapevolezze.

Riconciliazione come superamento e apertura a una nuova visione della Vita, alla vera visione della Vita, che non conosce e non risuona con la mistificazione, l’inganno, il sopruso, la violenza, la malvagità, l’aberrazione….

Riconciliazione come recupero consapevole e riconoscimento del vero valore e significato della Vita.

Recupero e riconoscimento del vero valore e significato del ruolo dell’uomo nella Creazione.

E’ tempo di Essere

Non è più tempo di parole.

Non è più tempo di credere.

E’ tempo di Essere !

BUONA PASQUA

LA LEGGE DI CAUSA-EFFETTO

LA LEGGE DI CAUSA-EFFETTO

La Vita non comprende soltanto l’excursus esperienziale nella realtà terrena.

La Vita comprende tutte le modalità di esistere, di esistenza nella loro interezza.

Tutto persegue un proprio scopo, tutto ha una propria funzione.

Ogni cosa, dunque, ha la sua necessità di esistere e la funzione di ogni cosa collabora alla trasmutazione dell’inconsapevolezza allo stato di consapevolezza della Verità.

Ma è anche vero che non si possono legittimare ad oltranza le conseguenze delle azioni inconsapevoli .

Esiste una causa ed esiste un effetto.

Chi di spada ferisce, di spada perisce”.

La Legge di Causa-Effetto è inesorabile secondo la Logica del divenire.

La Legge di Causa-Effetto converte l’inconsapevolezza nella consapevolezza, nell’ottica della promozione dell’evoluzione interiore.

Dunque, ogni cosa ha un proprio senso e una funzione, e il divenire di ogni cosa si muove secondo la Logica e la Dialettica della Legge di Causa-Effetto.

Ognuno dunque raccoglie ciò che semina.

E se la semina è buona, il raccolto è altrettanto buono.

E’ bene, però, non confondere le difficoltà e gli impedimenti, che si incontrano lungo il cammino, con i risultati conseguiti. Perchè le difficoltà e gli impedimenti sono accadimenti, che possono attestare una necessità in itinere, allo scopo di fare pervenire a una presa di coscienza o a dei risultati nuovi, oppure ancora alla sincronicità, che conduce al risultato stesso nel momento giusto.

Se il terreno seminato è fertile, le intemperie non vanificheranno la nascita dei virgulti.

I risultati sono buoni, quando sono l’effetto di un processo, che implica una dirittura di marcia e di azione secondo i canoni dell’Amore.

L’Amore implica il discernimento tra ciò che è falso e ciò che è vero.

L’Amore rende “ uno” la sostanza con la forma, l’Essere con l’apparenza.

Nel processo evolutivo interiore dell’individuo l’Amore, da attributo, si trasforma in stato dell’Essere.

Dunque nell’iter del divenire dello stato di consapevolezza, attraverso l’esperire, si individuano tre stadi:

Prendere coscienza del vero significato dell’Amore, attraverso l’esperienza del non-Amore

Mettere in atto questa presa di coscienza, attraverso l’espletamento della capacità di amare ( Amore come attributo)

Diventare Amore nella sostanza e nella forma ( Essere Amore).

La terza fase dell’esperire comincia gradualmente a manifestarsi nell’individuo con il processo di ascesa e di integrazione.

Tutto, dunque, fa parte e persegue lo scopo del Divenire.

Anche ciò che viene chiamato Male, ha una sua necessità intrinseca.

Ciò che viene chiamato Male si può identificare con il non- Amore, cioè con la negazione dell’Amore.

Nella realtà terrena duale il Male ha le sue radici, ma come alla notte segue il giorno, così al Male segue il Bene, l’Amore.

Per non-Amore si intende tutto ciò che separa, discrimina ( egopatia).

Effetti del non-Amore sono la paura, la sofferenza, la solitudine, l’angoscia, le aberrazioni, le perversioni, la distruzione, la desolazione, la malattia.

L’Amore libera e guarisce.

Ma, per arrivare al riconoscimento dell’Amore, occorre fare esperienza del non-Amore.

Ogni individuo, comunque, è responsabile di ciò che pensa e di ciò che fa, perchè ogni pensiero e ogni azione provocano in modo ineluttabile delle specifiche conseguenze.

Lo stato di inconsapevolezza non legittima ad oltranza lo stato di ignoranza.

La Legge di Causa-Effetto è una Legge Universale.

Una pietra gettata , anche inconsapevolmente, in uno stagno, produce inesorabilmente degli effetti, delle conseguenze.

E’ tempo di Essere….

DOPO LA MORTE : UNA TESTIMONIANZA REALE Prima parte

Dopo la morte : una testimonianza reale

Da una conversazione dal mondo ultraterreno, attraverso la comunicazione telepatica

Individualità di una cara amica trapassata in tempo recente e prematuramente , in seguito a una grave e lunga malattia.

A quattro mesi dopo la sua morte, così dice…

Già prima che io trapassassi, mi libravo con il mio corpo eterico sull’ambiente, nel quale il mio corpo fisico si trovava e cominciavo a percepire le cose e le persone in modo diverso. Le percepivo con i sensi eterici, non con quelli fisici.

E pertanto la mia vista non era solo locale. Vedevo il mio corpo fisico sofferente e martoriato, ansimante e lo vedevo da fuori, come se cominciasse ad essermi estraneo.

Vedevo e sentivo le persone che erano vicine a me e ne percepivo i pensieri e i sentimenti.

Tutto questo al di là della mia mente fisica, che ormai era annebbiata dai farmaci.

Lì, ho cominciato a capire che stavo per trapassare. Non avevo paura. Non volevo lasciare i miei figli e il mio compagno.

Mi preoccupavo per i miei figli. Avevo tanto lottato contro la malattia per loro, e ora volevo continuare a farlo.

Ma questa era la volontà della mia mente fisica ( della personalità), non era la volontà della mia anima.

La mia anima aveva deciso di recidere il cordone eterico con la vita fisica terrena e, quando è successo, ho sentito una forte spinta, come una espulsione del mio corpo eterico, come una separazione, un taglio.

Se, prima del trapasso, il mio corpo eterico si dilatava, ma continuava ad essere attaccato al corpo fisico, nel momento della morte fisica, il corpo eterico si è staccato, si è separato.

Ho sentito quindi uno strappo, ma senza dolore.

Non ero spaventata, perchè era come se già sapessi cosa stava per succedere.

Ciò che più mi ha sconvolta a livello emotivo, è stato il dolore dei miei figli, del mio compagno e di tutte le persone che, sinceramente, si addoloravano o soffrivano per la mia morte.

Lo strazio dei parenti crea una forte sofferenza. Io ero consapevole della mia morte.

E sono stata vicina con il mio corpo eterico ai miei figli, al mio compagno e anche a mia madre, fino al giorno della mia sepoltura.

Ho partecipato e percepito tutto ciò che si è svolto ed è accaduto in questo frattempo.

Sono venuta anche da te ( la scrivente e ricevente), anche prima che tu te ne accorgessi, la mattina, prima del mio funerale.

Mi faceva specie vederti dalla mia nuova prospettiva e ho avuto modo di vedere quello che tu sei, la tua autenticità.

Dopo la sepoltura mi sono lasciata andare al processo del trapasso naturale.

Il mio corpo eterico ha cominciato a vibrare per entrare in una specie di vortice di Luce Bianca.

La sensazione che provavo, era quella di volare con leggerezza e nella leggerezza.

Le vibrazioni continuavano ad intensificarsi per potenza e velocità.

Mi sentivo espandere. Stavo bene.

Ad un certo punto il processo di trapasso si è stabilizzato e in questa fase mi sentivo nel vuoto, ma non mi sentivo sola.

Sentivo delle Presenze benefiche vicino a me. Io ero consapevole di tutto ciò che mi stava accadendo…ma avevo ancora il pensiero dei miei figli.

Dopo questa sensazione di vuoto, ho cominciato a vedermi attorniata da presenze conosciute ( parenti stretti e amici, anch’essi deceduti). Mi sono venute ad accogliere per rassicurarmi.

Dopo questo momento sono entrata in una fase di torpore, di contemplazione.

Fino ad allora non ho visto ambienti o ambientazioni definite in forme specifiche, ma assemblaggi di Luce bianca, azzurra, viola.

E’ un’altra Realtà, fatta di materia incandescente, sottile…il risultato di risonanza con le frequenze del proprio essere.

Non ti posso dire con precisione la durata del tempo di questa fase. Non è una questione di tempo quantitativo, ma di tempo qualitativo.

E’ un’altra realtà, te l’ho detto… Non è un tempo scandito dall’orologio, è un tempo relativo alla sostanza delle cose, all’Essere.

Non è un tempo consequenziale, è un tempo univoco.

Dopo questa fase di torpore, mi si è presentata la rivisitazione di tutto il mio vissuto, dal primo vagito al mio ultimo respiro.

Ho rivisitato le mie esperienze vissute da ogni punto di vista : pratico, mentale, emotivo, individuale, relazionale e accadimentale.

Questa fase è ancora in corso e ciò che sta pervenendo alla luce, è una lettura diversa del mio vissuto, perchè è quella relativa alla prospettiva della mia anima e non quella relativa al qui e ora della mia personalità.

Questa fase mi sta servendo per addivenire ad una giusta consapevolezza. Ecco perchè ti ho detto che non esistono carnefici e vittime…ma tutto si svolge secondo un determinato canovaccio.

Esistono sicuramente le responsabilità individuali. Ma tutto si legge per quello che è, non per quello che si può pensare, interpretare o può apparire.

In questo momento mi trovo a vivere in una dimensione in risonanza con il mio stato di coscienza.

Non è un ambiente o un luogo specifici. E’ una modalità di esistere in base a quello che ognuno è.

Di conseguenza la vita scorre secondo i dettami dell‘Essere, non secondo i dettami del fare.

Diciamo che da qui..si èper fare. Sulla Terra si fa…per essere.

Ancora però mi trovo in una fase di transizione, fino a quando il mio vissuto non avrà trovato la sua completa elaborazione.

Sono comunque nella Luce. Vivo secondo altre Leggi che non sono quelle terrene.

Queste Leggi riguardano codificazioni di informazioni sulla natura dell’Energia, sul suo movimento ed espansione.

Movimento a spirale ed espansione per risonanza e nonlocalizzazione, comunicazione telepatica, teletrasporto.

In questa dimensione esistono altre anime in risonanza.

Esistono forme, ma queste non sono delineate in confini precisi, proprio perchè l’energia è libera, è sottile.

I colori sono molto brillanti, incandescenti, dai mille toni e sotto-toni.

Questa Energia è un fattore precursore dell’energia densa, atomica. E’ la matrice.

Io sono ancora in una fase di ambientazione, di adattamento.

Coagulo le situazioni o gli incontri attraverso il pensiero.

Esistono Figure di Luce di riferimento. Sono Guide che vigilano e amorevolmente aiutano e sostengono,

Sono Presenze Angeliche. La Loro Natura è di Materia molto leggera, rarefatta ad alta densità di Luce, di Purezza.

Sono i nostri Maestri.

Continua.….